ES-22-034 MAGGI, Inferno Canto 19
Dario Maggi
INFERNO CANTO 19 (ES-22-034) per quartetto d’archi
Organico: Quartetto d’archi
ACQUISTA PARTITURA: Versione PDF
DARIO MAGGI: Inferno Canto 19
Verso i simoniaci, coloro cioè che traggono guadagno dalle cose sacre la collera di Dante è senza cedimenti. All’inizio e alla fine del quartetto la voce di uno degli interpreti pronuncia due frasi emblematiche del testo dantesco: la condanna del peccato (“O Simon mago, o miseri seguaci”), e alla fine la sua descrizione – dura e, per così dire, tombale – : “Fatto v’avete Dio d’oro e d’argento”. Le scelte espressive del mio brano si adeguano ai due momenti appena descritti: per cominciare, figure che in qualche modo (c’è sempre, e per fortuna, un décalage nel passaggio da un sistema all’altro) rimandano all’indignazione e alla collera dell’autore; per finire, un movimento gradualmente discendente nelle altezze e nelle dinamiche, che allude alla dolorosamente impietosa costatazione finale.